Lezione Serale #67 Cabala
“Perché t’impari un po’ di parole cosi quando vieni a trovarci sai come interpretare..”

Belin, questa è una parola che quando me l’han suggerita per farci una lezione serale mi son subito domandato: “ma non era italiana?
Ho chiesto un po’ in raziro e, con stupore, ho constatato che alcuni zeneixi non l’avevano nemmeno sentita (me tasto se ghe son!). Alua fæmmo sta lezione! Definizione dal Dizionario Frisoni: s.f. cabala || portâ ___, essere indizio di fortuna. – Aggiungo io: SCARAMANZIA

Sarà, ma essendo un tifoso incallito di una delle genovesi, la cabala è sempre presente in me e guai a dire che non esiste! Chiamata “cabala”, da alcuni   “cabbala”, per tutti è “scaramanzia”. 



L’origine? Ebraica, più precisamente da “Qabal“, ovvero “saggezza ricevuta per tradizione”. La Cabala Ebraica è uno degli insegnamenti esoterici principali dell’ebraismo, ma noi andremo a parlare della Cabala così come la conosciamo noiatri.
È esclusivamente di uso genovese? Stavolta, forse per la prima volta, nelle lezioni serali parliamo di una parola che non è esclusivamente ligure. Anzi, è utilizzata anche al sud. Vi sono, nella nostra bellissima lingua italiana, alcuni vocaboli che inspiegabilmente si presentano di tanto in tanto nelle più sconnesse aree geografiche. È proprio il caso di Cabala. Per chi non avesse mai conosciuto nulla del mondo della scaramanzia, la cabala può esser, per esempio, compiere lo stesso gesto nello stesso modo, ogni qualvolta si debba affrontare un compito che precedentemente andò bene proprio compiendo (casualmente) una determinata sequenza di eventi. E questo è solo un esempio dei millemila modi differenti di cabale. Cabala è andare ad un esame con la solita camicia portafortuna. Cabala è toccare un qualsiasi oggetto a cui si è particolarmente legati, prima di intraprendere una sfida. La cabala esiste se vuoi che esista e se non dovesse “funzionare”, ma ci credi fortemente, sta tranquillo che elaborerai una scusa per te molto convincente, per credere che non abbia funzionato per i più svariati – e inconsistenti – motivi.

Pronuncia

Non c’è nulla da dire sulla pronuncia: esattamente come si scrive.

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