Impara a conoscere dove stai camminando…

Piazza San Domenico è la “mamma” di Piazza De Ferrari…

Se pensi a Genova, la prima immagine ti viene in mente credo sia, dopo la lanterna, DEFFE!

La sua fontana, i grandi palazzi eleganti, il Teatro e l’atmosfera stessa che si respira. Chi è poco informato sulla storia della Superba, penserebbe che questa sia da sempre la piazza principale, quella che ne ha viste di tutte e di più e dove ogni cosa “è passata per di qua“. In realtà, vi trovate in una delle piazze più “giovani” del centro storico, creata intorno 1870 ed ultimata intorno agli anni ’30.
Ricostruiamola nella nostra mente facendo un tuffo nel passato.


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Demoliamo tutto: la fontana, il palazzo della borsa e pure il Carlo Felice. Diamo alla piazza una forma triangolare. Rimpiccioliamola ed immaginiamoci un contorno di palazzi in pieno “stile vicoli”. Questa che vi immaginate ora, cupa, con uno spicchio di cielo sopra la vostra testa, è la Piazza De Ferrari del tempo, allora chiamata P. San Domenico. Siamo agli inizi dell’800.

La piazza, la chiesa ed il convento di S. Domenico nella prima metà del Settecento.png

Di Friedrich Bernhard Werner – William Piastra, Storia della chiesa e del convento di San Domenico in Genova, Tolozzi, Genova, 1970 (Tav. V), Pubblico dominio

 

Il dipinto, qua riportato, è una delle poche testimonianze  per raffigurare al meglio la chiesa che era presente in questo spiazzo. “Ma come? Sembra uno spazio aperto e grande, rispetto a ciò che ci hai appena detto!”.  Si! Stando, però, ai documenti storici, ai racconti, si trattava di una piazza molto più angusta e burbera di quella ritratta. Diamo atto all’artista che, forse, aveva colto in Lei quella piazza che sarebbe diventata e ce l’ha voluta “anticipare” a suo modo…
Oua, stop con le belinate. Arriviamo al 1820 circa. Il progetto ambizioso dell’architetto Barabino prese sempre più campo e così, l’ormai ex chiesa dei domenicani (caserma-magazzino da fine 1700), venne progressivamente demolita per far spazio alla costruzione del Teatro Carlo Felice. È l’inizio del processo di formazione che porterà, in un secolo circa, all’attuale “piazza deffe“.




Demolito il convento e costruito il Teatro, la fisionomia della piazza rimane invariata ancora per qualche decennio. Giungiamo, ora, negli anni in cui la Repubblica di Genova viene annessa al Regno di Sardegna. Le direttive sono chiare: ampliare la piazza per dare un nuovo “fulcro”, un nuovo centro logistico, ad una città che ormai si è espansa ben oltre le vecchie mura.
La cosa più importante che dovete sapere è che la conformazione territoriale della piazza stessa era diversa dai giorni nostri: al posto dell’attuale palazzo della Borsa vi era il Colle di Sant’Andrea, lo stesso che potete leggere arrivati in cima dalla Porta Soprana. Il colle, infatti, occupava la zona da De Ferrari fino a Via Ravecca, per poi continuare “ancora più su”. I lavori per la nuova piazza arriveranno concretamente nel 1890 (abbattimento del colle e ricostruzione di V. Giulia).

de Ferrari, colle di sant'andrea

Cartolina edizione Mangini. Non circolata

Negli anni precedenti, Genova si plasma, grazie all’arrivo di numerosi esperti che generano nuovi tracciati per rendere la viabilità più efficiente al nuovo “centro”. Piazza San Domenico si ritaglia sempre più spazio e cresce l’importanza di Via Giulia (l’attuale Via XX Settembre). Nel 1877 viene rinominata in Piazza De Ferrari (in onore di Raffaele De Ferrari, duca di Galliera il quale finanziò ampiamente la ricostruzione del porto).
Ormai è evidente l’importanza data a questa zona ed inizia lo stravolgimento che porterà, dal 1880 circa fino al 1930, alla creazione di Piazza De Ferrari come la conosciamo noi attualmente. Per creare una Piazza importante, era necessario portare anche ricchezza e “istituzioni” al suo cospetto. Così, dopo Palazzo Ducale, proprio di fronte  viene costruito il palazzo della Borsa (con lo sbancamento del colle Sant’Andrea).
Nella pagina seguente troverete l’evoluzione della piazza in sei foto progressive per avere una visione di tutto ciò che è stato raccontato sino ad ora e lo scatto immortalato il giorno dell’inaugurazione della maestosa fontana!

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