Lezione Serale #68 Carega
“Perché t’impari un po’ di parole cosi quando vieni a trovarci sai come interpretare..”

Belin, chi non conosce sto vocabolo non merita di far parte della community del Mugugno Genovese.
Alua, sta parola fa parte dell’ABC del genovese odierno, ma per completezza, partiamo dalla definizione del Dizionario Frisoni: Caréga s.f. sedia, seggiola || ___ chi scrosce, sedia che scricchiola !! ___ stroscia, sedia rotta, sconnessa  || basigâse in scia ___, dondolarsi sulla sedia

È una delle prime parole che s’impara da zuvenotti. Carega, a seconda di come la leggiamo, dell’accento che mettiamo, assume significati diversi. Quella vista adesso era “Caréga”, ma se cambiamo posto all’accento e scriviamo/diciamo “Caregâ”: v,a, caricare || (fig) burlare, prendere in giro || ____ a dose, esagerare || ___se v,r. caricarsi (del tempo), rannuvolarsi. 



Vedete? Basta veramente poco per cambiar significato. A voce è tutto molto più semplice, ma adesso conoscete anche la differenza ortografica. C’è un altra piccola particolarità: alcuni scrivono “carrega”, semplicemente con una doppia R. Quest’ultima, però, è una versione molto meno comune.

L’origine? 

Tanti, erroneamente, pensano derivi dallo Spagnolo. Certo, ci son parecchie assonanze, ma… deriva esclusivamente dal latino, più precisamente: “CATHEDRA” 
Avvalendoci del piccolo dizionario etimologico del prof. Toso, scopriamo come nel ligure antico (1008), sia riportata la forma cathreda, con metatesi di -r- dalla quale si ebbe probabilmente una forma con caduta di -d- successivamente sostituita da una -g- secondo un processo abbastanza frequente nei casi di incontro tra vocali successive alla scomparsa di un suono consonantico. Si trova anche, nel 1286 la forma calega, ma è dal sec XIV che inizia a comparire la forma a noi nota.

Curiosità

Togliendo le r, si ottiene Caegâ una figura, un mestiere, ormai in “estinzione”: il calzolaio! La forma più conosciuta, però, pare esser “Caigâ“. E tu quale conosci/usi? 

Pronuncia

Non c’è nulla da dire sulla pronuncia: esattamente come si scrive. Il mio consiglio è di aggiungere la dovuta dose di “stanchezza” alla parola e soffermarsi molto su la “e” nel caso vogliate usare la parola con il significato di “sedia”!

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