“Foresti, vi odiamo?” – NO, vi spieghiamo tutto…
Prendi queste righe con ironia, ma neanche troppa!
Sempre più spesso, quando pubblichiamo qualcosa di un po’ troppo campanilista, durante i periodi di vacanza, mi arrivano domande del tipo: “perché ci odiate?” / “capisco tutto, ma perché continuate a prenderci in giro?” / “come mai non vi vanno bene i turisti?“. Basta legger qualche commento sulla nostra pagina per farsi un’idea…
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Ed io provo, di tanto in tanto, a spiegare che si sbagliano a far di tutta l’erba un fascio…
Chi dice che odiamo tutti i turisti, indistintamente, probabilmente è rimasto ad una Liguria dove si faceva serata al Vanilla o si accedeva in sopraelevata da Caricamento…
Aggiornatevi ‘nattimo!
Adesso vi dirò una “VERITÀ”
E penso di poter parlare a nome di una grossa fetta, se non la maggior parte, dei Veri Esemplari Liguri: non odiamo nessuno, bensì ce ne battiamo il belino di tutto… nel senso metaforico! (sia mai, visto che tanti prendon alla lettera tutto ciò che scriviamo!)
TENETEVI FORTE: Siamo orgogliosi se vediamo turisti in città. Siamo orgogliosi di dare indicazioni o di poter aiutare qualche forestiero a raggiunger un luogo specifico. E non ve lo diremo mai, ma in testa pensiamo: “Allora se sei qua ti piace eh! Abelinato!“.
Il VERO problema sta tutto nel “TDM”, acronimo di TuristaDiMerda. (Che purtroppo, nei tempi recenti, è un fenomeno che contagi tutto il territorio italiano).
Prosegui QUI la lettura… e scopri chi è il TDM!
(ho diviso l’articolo in due pagine per farci qualche palanca in più, mica nescio!)
In cua dau furna’: maiu e muggie’ milaneixi rustii dau su a freva’ cui zaini da alpino e in rattu in brassu che fosci u l’ea in cagnetto.
Lei: Dove si prende il numero?
A sciaa Lina: Signora avete già forato la fila e mi occupate tutto il bancone se si mexia e mi dice cosa vuole che li dare’ i mugugnan za’.
Lui: Questa é la famosa focaccia ligure?
A sciaa’ Lina: Sì ma questa che vendiamo noi la importiamo tutte le mattine dalla Svizzera.
Lei: Allora la proviamo.
Lui: Fatti dare quella con meno buchi che qui si fanno pagare anche quelli.
Lei: Allora mi dia quella e quell’altra lì sotto.
A sciaa’ Lina: Questa?
Lei: Quella sotto.
A sciaa’ Lina: Questa?
Lei: Quella sotto.
A sciaa’ Lina: Questa?
Lei: Esatto. Quanto fa in euro?
A sciaa’ Lina: Fanno due palanche e cinque citti oppure in euro…(fregugnando cua macchinetta)…cinque euro tondi tondi.
Lui: Aspetta a pagare. Fattela cambiare che questa é unta.
A sciaa’ Lina: Rusenenti-sboghii daa neggia-ane’ a mena’ di belin…
Nato e cresciuto nel levante ligure.
Da 15 anni vivo a Torino.
Col passar degli anni, ho iniziato piano piano a vederci come fossi fuori da un recinto a cui non appartengo più, o comunque sempre meno.
Bene, gli episodi di liguritudine che ho iniziato ad osservare e che potrei raccontarvi sono molti, se non si conosce il contesto culturale poi si rischia davvero di provare certi sciuppuin de futta dovuti ad atteggiamenti che, alla fine, al posto di tentare un dialogo costruttivo chiosano sempre con l’unica frase che il ligure sa dire quando messo alé strette, ossia “eh belin alua stattitene a cà tó”.
Bisognerebbe stare tutti un po’ più calmi, che chi ghe né pe’ tutti, furesti e indigeni.
A me la cosa che ciù de tutte a me rincresce é vedere andare a bagasce tutta la VERA cultura ligure, quella dei vecchietti che giocano a cirulla, quella dello stoccafisso con le patate, quella di una lingua non più parlata dai giovani i quali, con sti rebighi elettronici, i stan de lungu a chattà. Adesso i vecchietti si iscrivono ai corsi di biodanza, lo stoccafisso ha lasciato il posto al poké e, normalmente, la frase “lo capisco ma non lo parlo” definisce la nostra lingua. Frase detta anche con una stissa di superbia. Ma sono i tempi che cambiano, l’osteria della Maria ormai ha chiuso da anni lasciando spazio ai dasyfood della Fiumara. E io sogno di entrare da u bezagnin pe chieddighe in po’ de bricocale. Ed essere capito.
Non sono ligure ma per lavoro vivo da 11 anni nel Ponente. Non mi trovo né male, né bene, ci devo stare. Come in qualsiasi altro posto fuori da casa mia, per guadagnarmi il pane. Di TdM, teste di merda, a mio avviso e non solo turisti, c’è n’è ovunque, anche fra quelli di casa mia. Quindi questa prosopopea è un’ostentazione perché soprattutto quelli che trattano male il proprio habitat con supponentza verso i visitatori sono molto peggio dei turisti, e stanno nella loro terra, purtroppo. Vale per i liguri e vale anche per altri luoghi. Troppi non hanno rispetto né per sé né tanto meno per gli altri., né per il luogo dove si vive. Non è questo e di territorio ma di educazione. Questi sono burini dentro, ovunque si trovino. A casa loro, in ferie, in vacanza. Purtroppo ce n’è sempre di più.
Mah! Mi chiedo perché quelli che asseriscono di odiarci così tanto leggano questo blog straordinario e prezioso.
Io sono genovese, orgogliosamente genovese. Abito in montagna, ho girato abbastanza, mai avuto problemi e mi sono sempre comportata da genovese vera, scherzando per prima sui difetti che ci vengono attribuiti.
Come siamo lo sappiamo bene, ma tu che vieni da fuori, prima di sputare sentenze taci, ascolta, osserva e cerca di capire. Che poi è ciò che i genovesi hanno sempre fatto, da che mondo è mondo. E sono stati padroni, mai servi. E questo ci basta e ci ricorda quale è la nostra essenza, le nostre radici. E scusate se è poco.
Quindi, prima di parlare pensa e, nel dubbio, taci, comprati un paio di etti di focaccia e mangiatela, che il mondo ti sembrerà più bello e completo.
GRANDE Marina, tutti i miei stra-,complimenti, la penso esattamente come te!!!
Io sono ligure , esattamente di San Terenzo comune di Lerici provincia di La Spezia, levante ligure , spiagge di merda senza sabbia? ma da dove arrivi? da Marte? nel levante ligure le spiagge non sono mai esistite( con la sabbia) abbiamo messo la sabbia perché sono arrivati i milanesi che non sapevano pronunciare schéuggio, erano abituati alla sabbia del Ticino. scherzi a parte Paolo, cambia pusher ti vende roba tagliata male.
ragazzi come posso vedere non è cambiato un belino, come dicono a Napoli gli imbecilli non dormono mai e le mamme degli imbecilli sono sempre incinte se vedemu
È da poco che seguo il blog del mugugno genovese. Premetto che: sono piemontese, ho 56 anni, sono una donna, sono una camperista. Ritengo fondamentale dare queste precisazioni prima di continuare il mio commento. Ho iniziato a seguire su Instagram il “mugugno” da quando mia figlia ha cominciato a frequentare l’università a Genova. Si è dovuta ovviamente trasferire (siamo di Verbania, sul lago Maggiore, posto bellissimo e sempre invaso dal turismo, soprattutto quelli mordi-e-fuggi delle grandi città). Io ho sempre avuto un grande amore per il mare! Tutto il mare… Adoro la Sardegna, la Corsica, la Sicilia, l’Elba, la Croazia… adoro il mare.. e, come tutti i piemontesi che adorano il mare, adoro la Liguria! La Liguria un po’ più degli altri posti di mare perché è quella per noi più accessibile, più vicina, più conosciuta!! L’ho messo in premessa, io sono una turista camperista! La Liguria non è la regione più adatta al turismo in camper anche se, gira gira, abbiamo trovato delle realtà fantastiche di cui non possiamo più fare ameno. E frequentando la Liguria ormai da tanti anni, mai ho avuto sentore di tutto questo fastidio che gli utenti del blog del mugugno sentono per i turisti, soprattutto lombardi e piemontesi. Mi viene da pensare che sia una caratteristica più genovese che ligure. Eppure, anche a Genova, adesso che la frequentiamo “per dovere” genitoriale, non sento tutto questo fastidio per i “foresti”! Mi viene da pensare che questi blog siano la valvola di sfogo di tutte le persone che hanno qualcosa di brutto da dire, e che non riescono a farlo direttamente! Io adoro la Liguria e non ho niente contro i liguri. Oggi più di prima perché la Liguria è diventata la casa di mia figlia che spero sia sempre ben accolta e circondata da brave persone. Mi piacerebbe leggere meno commenti gratuitamente cattivi, che fanno di tutte le erbe un fascio, perché il turismo è fondamentale per tutte quelle località che di turismo campano, e perché la tolleranza è la comprensione sono la base del vivere civile.
Ho avuto la fortuna di poter girare il mondo e conoscere stronzi di tutti i tipi… Posso tranquillamente affermare che le situazioni più squallide e sgradevoli le ho vissute in Liguria.. Non sono ricco e non ostento nulla. probabilmente sono stato molto sfortunato..
la realtà a ponente è differente
turismo di morti di fame del basso Piemonte. povertà diffusa. elite decedute
solo merca proletaria. posti come bordighera e sanremo dove il turismo è finito da un pezzo.
turisti pezzi di merca. se non girano i soldi muoiono i sorrisi.
i genovesi invece sono degli idioti che sputano sul denaro. il Levante ha spiagge di merda senza sabbia. meglio ibiza di questo schifo che attira i morti di fame del nord.
Io sono ligure , esattamente di San Terenzo comune di Lerici provincia di La Spezia, levante ligure , spiagge di merda senza sabbia? ma da dove arrivi? da Marte? nel levante ligure le spiagge non sono mai esistite( con la sabbia) abbiamo messo la sabbia perché sono arrivati i milanesi che non sapevano pronunciare schéuggio, erano abituati alla sabbia del Ticino. scherzi a parte Paolo, cambia pusher ti vende roba tagliata male
odio la liguria e tutti i liguri da levante a ponente cafoni , maleducati, arroganti e ignoranti
Puoi tranquillamente non legger questo blog allora 🙂 Cosa ci fai qui mi chiedo piuttosto
Volevo solo aggiungere una belinatina che purtroppo vale anche per alcuni di quelli che dicono di essere di Genova, ma secondo me ci abitano e basta e non solo pe i furesti: “pesto” per favore ditelo con la “e” stretta vi prego! Non si può sentire diversamente! Grazie!
Nu g’intra un belìn cun u post, ma tantu pe nu lascià un spassiu giancu…
Anni fa ero a Varazze in un bar.
Entra un turista (di provenienza sconosciuta) e chiede e ottiene indicazioni per arrivare all’aeroporto di Genova.
Poi ci pensa un attimo e domanda: “A chi è dedicato l’aereoporto? A Marco Polo?”
Cumme se fa a nu odiali?
Belin che ignorante