Il Banco di San Giorgio fu dal 1797 al 1805 la nuova denominazione dell’antica Casa delle compere e dei banchi di San Giorgio, fondata nel 1407 a Genova.

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Nasce il 23 aprile 1407,  grazie al Governatore francese Boucicaut, per organizzare definitivamente il debito pubblico genovese. Le cause di tal dissesto hanno radici molto antiche. In pratica possiamo risalire fino al 1148, quando la Repubblica di Genova è costretta a contrarre un debito con i cittadini per sostenere le spese di guerra contro i Saraceni, che occupavano la Spagna. La causa scatenante per la costituzione della “Casa delle compere e dei banchi di San Giorgio” è il dissesto finanziario della Compagna Communis (così si chiamava il comune medievale di Genova, prima di costituirsi in Repubblica), causato dalle disastrose guerre contro Venezia.



Solo dal 1400 la situazione cambia e si avverte un miglioramento. L’ente è fondato, con provvedimento statale, dalla riunione di tutte le “compere” già esistenti, che avevano fatto prestiti allo Stato, per gestire il debito pubblico della Compagna communis. Il “San Giorgio” si accolla la responsabilità di riscuotere le tasse per conto della Repubblica, pagare le spese dello stato, emettere i nuovi luoghi e pagare le rispettive rendite. Sostituisce, quindi, la Repubblica non solo nell’amministrazione del debito pubblico, ma anche nella gestione di monopoli e nel governo di alcuni territori. 

Quindi il Banco, alla fine, cos’è stato di preciso?

È stata una banca, la prima in Italia, tra le prime in Europa, che esercitava sia la funzione di gestione della fiscalità e del debito pubblico come le moderne Banche centrali, sia la raccolta del risparmio. Era anche abilitata ad emettere carta moneta. 

Il barone Montesquieu (1689-1755) ebbe a dire: «San Giorgio è una specie di Monte di Pietà che, avendo fatto prestiti alla Repubblica e avendo ricevuto in cambio fondi di garanzia, paga il 2,5% a coloro che lo hanno sovvenzionato».

Da quando il nome “Banco di San Giorgio” ?

Nel 1797 la neonata Repubblica Ligure revocò alla Casa la gestione delle imposte e del debito pubblico, la lasciò tuttavia sussistere come banca centrale dello Stato. Perciò l’istituzione fu ribattezzata Banco di San Giorgio, nome con cui sarà in seguito conosciuta. Con l’annessione della Liguria all’Impero Francese nel 1805, il Banco fu definitivamente sciolto.



La liquidazione dell’ente terminò nel 1856. Dal 1881 l’archivio della Casa è stato acquisito dall’Archivio di Stato di Genova.

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