Ogni mattina mi sveglio e apro la mail per controllare i vostri messaggi, le vostre foto e segnalazioni (circa una cinquantina al giorno!)
Qualche giorno fa, invece, mi son svegliato e aprendo la mail mi trovo un messaggio di “Regione Liguria”.

Oh belin cos’ho fatto?” il primo commento che m’è sciortio

Sei stato scelto tra i Pestimonials per la settimana del pesto, vuoi accettare?
belin! se mi date qualche palanca, volentieri!” (si sa’, siamo veniali quando ghe veu!)
Purtroppo niente palanche, cari miei, però… Ci hanno chiamato “al dovere” per una missione che va oltre i dinæ.

Una missione importante, vitale e… CRUCIALE!

Di che si tratta? Arriva la “SETTIMANA DEL PESTO” e la candidatura del Pesto Genovese al mortaio come bene Unesco!
Se ti interessano le info sull’evento CLICCA QUI, c’è tutto! Ma ti consiglio di farlo in un secondo momento, perché ciò che sto per andarvi a dire è di gran lunga più importante!

Una domanda che m’è stata fatta più volte è:

Ma un bene come il Pesto può diventar bene Unesco?

Tutti siamo abituati a considerare questi famosi “Unesco”, beni come le Dolomiti, i siti Maya, i gigaparchi nazionali sparsi nel mondo e via dicendo (pure le mura di Bergamo lo sono diventate recentemente!).
Ma un bene Unesco deve rispettar determinati criteri. Prontamente siamo andati a cercarli e vi dimostriamo che il Pesto DEVE farne parte. (teoricamente un bene candidabile dovrebbe rispecchiarsi in almeno UNO su DIECI dei criteri e qui vi riporto tutti quelli dimostrabili)



Criteri culturali

  • (I) “rappresentare un capolavoro del genio creativo umano”

Beh, devo starmi a dilungare su questo punto? È o non è un “genio creativo umano”, il Ligure che ha inventato il Pesto? Il pesto è o non è un capolavoro?

  • (II) “testimoniare un cambiamento considerevole culturale in un dato periodo sia in campo archeologico sia architettonico sia della tecnologia, artistico o paesaggistico”

Un piatto di trofie, davanti ad una distesa di nebbia: è o non è un cambiamento CONSIDEREVOLE paesaggistico? Avanti, siamo seri!

  • (III) “apportare una testimonianza unica o eccezionale su una tradizione culturale o della civiltà”

Vabbè, questa anche un #senzamare cederebbe di fronte all’evidenza.

  • (V) “essere un esempio eminente dell’interazione umana con l’ambiente”

Il basilico è un esempio di armonia e amore tra l’uomo e la natura. Il mortaio è solo il tramite che trasforma da amore platonico ad amore fisico.

  • (VI) “essere direttamente associato a avvenimenti legati a idee, credenze o opere artistiche e letterarie aventi un significato universale eccezionale (possibilmente in associazione ad altri punti)”

Dico solo: BUIO PESTO

Criteri naturali

  • (VII) “rappresentare dei fenomeni naturali o atmosfere di una bellezza naturale e di una importanza estetica eccezionale”

Dobbiamo ancora parlarne?

  • (IX) “essere uno degli esempi eminenti dei processi ecologici e biologici in corso nell’evoluzione dell’ecosistema”

Le serre di Pra’, per citarne una famosa (e ora ci son pure quelle sottomarine!), sono o non sono un evoluzione dell’ecosistema, in meglio!?

  • (X) “contenere gli habitat naturali più rappresentativi e più importanti per la conservazione delle biodiversità, compresi gli spazi minacciati aventi un particolare valore universale eccezionale dal punto di vista della scienza e della conservazione”

Vedi sopra?

C.V.D.

Insomma, vi abbiamo dimostrato come OGNI punto dei criteri per essere candidabile a bene Unesco, il Pesto lo rispecchi in pieno.

A questo punto, vi invito a PARTECIPARE. Potete farlo in uno dei due modi disponibili oppure ad entrambi:



1- FISICAMENTE: “Armati di mortaio e pestello, i genovesi saranno chiamati sabato 17 a invadere pacificamente piazza De Ferrari per preparare il pesto insieme, spargendo il profumo del basilico in tutta la città. Regione Liguria metterà a disposizione gli ingredienti e un grembiule, rigorosamente verde.” E noi, ovviamente, ci saremo!

2- VIRTUALMENTE: “La settimana del pesto avrà una risonanza speciale grazie ai “Pestimonial”, tanti liguri famosi che hanno accettato di diventare testimonial del pesto e che racconteranno a tutti il loro amore per la salsa al basilico. E sabato 17 ogni ligure e ogni italiano buongustaio che si rispetti sarà chiamato a invadere Instagram, Twitter e Facebook con le foto di piatti di trofie e trenette sotto l’hashtag #WorldPestoDay, che punta a diventare il più cliccato del giorno facendo del pesto la star del web.”

Questi due punti sono facenti parte del comunicato stampa Regionale che vi lascio QUI per legger tutto ciò che c’è da sapere! Ovviamente il Mugugno Genovese sarà “sul pezzo” per le prossime settimane così da darvi ogni notizia, novità, possibile!