LAZIO-SAMPDORIA 7-3
Le Pagelle, a cura di Andrea!
QUAGLIARELLA 6.5: segna la doppietta più inutile della storia delle doppiette e a pensarci bene forse sarebbe addirittura meglio dimenticarla alla svelta. Resta uno dei pochi ad essersi guadagnato lo stipendio in questa infausta domenica.
SCHICK 6.5: in quei pochi iniziali minuti che il sosia di Gasparri gli concede si fa come al solito notare in positivo con delle giocate d’alta classe e da top player assoluto.
TUTTI GLI ALTRI 2: quando si prendono 7 gol qualsiasi commento rischia di risultare stucchevole ed eccessivo. Insieme hanno confezionato una delle pagine in assoluto più tristi della storia blucerchiata. Vergogna senza fine.
GIANPAOLO 0 + Perdente nel curriculum e nell’animo ( sportivamente parlando ovviamente), è insopportabile anche solo ascoltare le sue autocritiche sull’atteggiamento mentale invece che su quello che è il vero problema di queste sconfitte, ovvero il suo modo di giocare….o meglio…di non giocare e di intendere il calcio. Un allenatore sin troppo integralista che non è mai in grado di spostare una virgola rispetto a quelle che sono le sue idee calcistiche e quindi un tecnico che risulta totalmente privo della capacità di adattare la propria squadra a seconda degli avversari che incontra. I 7 gol presi erano facilmente prevedibili se chi capisce di calcio, conosceva i punti forti della Lazio e i punti deboli della Samp. La sola differenza è che stavolta invece di esserci il Crotone di fronte, c’era appunto la Lazio. E se il Crotone ci ha fatto 2 goal in casa nostra, i 7 gol presi all’Olimpico in proporzione ci stanno benissimo. Nel frattempo…”guardacaso” la casellina delle sconfitte recita il numero più alto rispetto a quella delle vittorie e dei pareggi. Vi invito infine a fare un fermo immagine nel momento del calcio d’angolo da cui poi è scaturito il goal laziale: si vede nettamente come insistendo su questa “zona”, i giocatori avversari non solo non hanno da affrontare nessun corpo a corpo, ma non c’è nemmeno lontanamente l’ombra dei famigerati “blocchi” che ormai pure nei migliori cortili delle parrocchie insegnano a fare per difendere sui calci piazzati.
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