• Il famoso aglio che si digerisce come una caramella, disponibile stagionalmente. A Vessalico, minuscolo Comune dell'Alta Valle Arroscia nell'entroterra di Albenga e, in particolare, nelle frazioni più alte e meno abitate, si coltiva un aglio antico. Detto rosso di Vessalico, ha un sapore intenso e leggermente piccante e, soprattutto, un'estrema conservabilità. I contadini della zona si tramandano i bulbi da generazioni, assieme alla tecnica di coltivazione e a quella di confezionamento. Le teste di aglio non vengono recise dalla pianta, né mondate del ciuffo, ma confezionate in lunghe trecce (reste): le teste, essiccate e selezionate in base alla dimensione, vengono intrecciate a coppie di due.  Un'operazione che si può svolgere soltanto la sera e la mattina, quando l'aglio è umido e le foglie non si spezzano. Le piante non recise, mantenute in ombra, continuano a nutrire l'aglio e a mantenerlo sano e profumato anche otto, dieci mesi dopo la raccolta. L'aglio di Vessalico è ingrediente fondamentale per un piatto tradizionale della gastronomia locale: l'ajè, una maionese condita con olio extravergine di oliva e aglio schiacciato nel mortaio, uno dei tanti eredi della medioevale agliata.
  • Il Pandolce genovese viene consumato tipicamente durante le festività natalizie. Con la nostra ricetta abbiamo riconciliato molte persone a questo dolce della tradizione genovese. Secondo la tradizione quando lo si apre, una fetta va tenuta da parte per i poveri e una per il il 3 febbraio, San Biagio. Ne esitono due versioni: Alto e Basso. Il formato alto è quello più antico, dove il pandolce veniva lievitato naturalmente e con tempi di preparazioni molto lunghi. La versione "bassa" è stata invece introdotta verso la fine del 1800, quando si iniziavano ad utilizzare i primi lieviti chimici, e questo ha fatto si che nascesse questa versione con tempi di preparazione molto più veloci. Secondo alcuni la nascita di questo pandolce si deve ad un Doge della Repubblica di Genova che bandì un concorso tra i maestri pasticceri di Genova per creare un dolce rappresentativo della ricchezza di Genova che fosse nutriente, a lunga conservazione e adatto ai lunghi viaggi per mare. Per quantitativi superiori ai 18 posso essere praticati prezzi speciali. Se siete interessati scrivete a info@palatifini.it. Formati: Basso: Alto (Disponibile da novembre a marzo):
    • Il Pandolce genovese viene consumato tipicamente durante le festività natalizie. Con la nostra ricetta abbiamo riconciliato molte persone a questo dolce della tradizione genovese.Secondo la tradizione quando lo si apre, una fetta va tenuta da parte per i poveri e una per il il 3 febbraio, San Biagio. Ne esitono due versioni: Alto e Basso. Il formato alto è quello più antico, dove il pandolce veniva lievitato naturalmente e con tempi di preparazioni molto lunghi. La versione "bassa" è stata invece introdotta verso la fine del 1800, quando si iniziavano ad utilizzare i primi lieviti chimici, e questo ha fatto si che nascesse questa versione con tempi di preparazione molto più veloci. Secondo alcuni la nascita di questo pandolce si deve ad un Doge della Repubblica di Genova che bandì un concorso tra i maestri pasticceri di Genova per creare un dolce rappresentativo della ricchezza di Genova che fosse nutriente, a lunga conservazione e adatto ai lunghi viaggi per mare. Il pandolce genovese nel formato Alto è disponibile solo nei periodi invernali, indicativamente da novembre a marzo. Per quantitativi superiori ai 18 posso essere praticati prezzi speciali. Se siete interessati scrivete a info@palatifini.it. Formati: Basso: Alto (Disponibile da novembre a marzo):
  • IL PESTO DEL MUGUGNO GENOVESE, 500 GR

    23,00
    IL BARATTOLONE DA MEZZO KG di... Pesto alla vecchia maniera. "Provare per credere". 
    Ingredienti: Olio extra vergine di oliva, basilico genovese dop, parmigiano reggiano dop (latte, sale, caglio), pinoli, "Fiore Sardo" dop (latte, sale, caglio), sale, aglio vessalico. Conservare in frigo a 2/4°C. Da consumarsi entro 3 giorni dall'apertura. Non contiene glutine.
    Per informazione: se vuoi acquistarlo, premendo sul bottone verde qui sotto, verrai reindirizzato al sito di palatifini.it che si è gentilmente messo a disposizione per la distribuzione!
  • INTERAMENTE FATTA A MANO! (e ovviamente anche la mano è genovese!) Un pezzo unico, diverso ogni volta. Imbottito al suo interno, per proteggere il suo contenuto e ricamato a mano all'esterno. Dimensioni circa: 23 cm * 15 cm
  • INTERAMENTE FATTA A MANO! (e ovviamente anche la mano è genovese!) Un pezzo unico, diverso ogni volta. Imbottito al suo interno, per proteggere il suo contenuto e ricamato a mano all'esterno. Dimensioni circa: 23 cm * 15 cm
  • Esaurito
    INTERAMENTE FATTA A MANO! (e ovviamente anche la mano è genovese!) Un pezzo unico, diverso ogni volta. Imbottito al suo interno, per proteggere il suo contenuto e ricamato a mano all'esterno. Dimensioni circa: 23 cm * 15 cm
  • INTERAMENTE FATTA A MANO! (e ovviamente anche la mano è genovese!) Un pezzo unico, diverso ogni volta. Imbottito al suo interno, per proteggere il suo contenuto e ricamato a mano all'esterno. Dimensioni circa: 23 cm * 15 cm
  • INTERAMENTE FATTA A MANO! (e ovviamente anche la mano è genovese!) Un pezzo unico, diverso ogni volta. Imbottito al suo interno, per proteggere il suo contenuto e ricamato a mano all'esterno. Dimensioni circa: 23 cm * 15 cm
  • INTERAMENTE FATTA A MANO! (e ovviamente anche la mano è genovese!) Un pezzo unico, diverso ogni volta. Imbottito al suo interno, per proteggere il suo contenuto e ricamato a mano all'esterno. Dimensioni circa: 23 cm * 15 cm
  • INTERAMENTE FATTA A MANO! (e ovviamente anche la mano è genovese!) Un pezzo unico, diverso ogni volta. Imbottito al suo interno, per proteggere il suo contenuto e ricamato a mano all'esterno. Dimensioni circa: 23 cm * 15 cm
  • INTERAMENTE FATTA A MANO! (e ovviamente anche la mano è genovese!) Un pezzo unico, diverso ogni volta. Imbottito al suo interno, per proteggere il suo contenuto e ricamato a mano all'esterno. Dimensioni circa: 23 cm * 15 cm

Titolo