• l suo nome scientifico è Pinus Pinea.  Probabilmente originario del vicino oriente, è stato diffuso fin dall'antichità in tutti i paesi del Mediterraneo. I Pinoli sono un ingrediente fondamentale nella preparazione del pesto.
  • Olio extravergine d'oliva Taggiasca di qualità superiore lavorato usando solo le migliori olive di varietà taggiasca, accuratamente selezionate. Il gusto è dolce con note di mandorla. Il profumo aggraziato lo fa risaltare come condimento per crudi e piatti dal sapore delicato. La spremitura a freddo è uno dei metodi meccanici per l'estrazione dell'olio e non comprende alcun trattamento chimico. Con la spremitura a freddo le olive vengono macinate con grosse ruote in pietra, che muovendosi molto lentamente frantumano i frutti senza farne salire la temperatura e quindi senza alterare il sapore e le proprietà organolettiche dell'olio così estratto.
  • Pansotti Pansòti liguri sono una pasta ripiena diffusa in tutta la regione ma tipica di Recco, simile ai ravioli. Il loro nome deriva dal fatto che la pasta ha un aspetto panciuto. I Pansotti sono una ricetta relativamente recente, presentata per la prima volta nel 1961 al festival gastronomico di Genova Nervi ed un piatto che era considerato molto adatto al periodo della Quaresima in quanto a base di magro.  Hanno sapore pieno, pastoso, morbido e si sposano alla perfezione con la Salsa di Noci ligure, che ne sottolinea al meglio le fragranze agresti.  Il prodotto fresco si conserva 3 giorni in frigorifero, può essere congelato e consumato entro 1 mese circa.
  • La Focaccia Genovese – 1 KG

    15,00
    La focaccia genovese autentica, arriva a casa tua! ( IN TUTTA EUROPA!) IMPORTANTE: per garantire la massima freschezza del prodotto i Giorni di spedizione sono: Lunedì, martedì e mercoledì. Gli ordini pervenuti martedì dopo le 18 saranno evasi a partire dalla settimana successiva. Cosa fare per tutti quei zeneixi (e non solo) vincolati ad una vita al di fuori dalla Superba, piena di false-focacce impresentabili ed alte 50cm? Quanto avrebbero desiderato, nei periodi in "esilio" dalla Patria,  di poter ricevere a casa, in 24h, una bella slerfa de fugassa? In collaborazione con Palatifini.it ti offriamo un’esperienza unica (in modalità "megio che ninte!") fino adesso riservata solo a chi aveva la fortuna di trovarsi nella nostra amata Zena! Inoltre, per “aiutare” tutti gli inesperti in materia, all’interno della spedizione verrà inserita una cartolina con alcuni “trucchi” per render la fugassa come fosse appena sfornata e molto altro!
  • Mortaio in marmo bianco di Carrara con pestello in legno di faggio lavorato a mano necessario per la preparazione di salse quali il Pesto Genovese, ma non solo. Dimensioni: Diametro Esterno: 7 cm Diametro Interno: 4,5 cm Altezza: 4 cm Profondità: 2,5 cm Pestello: 7 cm Peso: 250 gr. Sono disponibili su richiesta eventuali altre dimensioni di mortaio:
    • Il Pandolce genovese viene consumato tipicamente durante le festività natalizie. Con la nostra ricetta abbiamo riconciliato molte persone a questo dolce della tradizione genovese.Secondo la tradizione quando lo si apre, una fetta va tenuta da parte per i poveri e una per il il 3 febbraio, San Biagio.Ne esitono due versioni: Alto e Basso. Il formato alto è quello più antico, dove il pandolce veniva lievitato naturalmente e con tempi di preparazioni molto lunghi. La versione "bassa" è stata invece introdotta verso la fine del 1800, quando si iniziavano ad utilizzare i primi lieviti chimici, e questo ha fatto si che nascesse questa versione con tempi di preparazione molto più veloci. Secondo alcuni la nascita di questo pandolce si deve ad un Doge della Repubblica di Genova che bandì un concorso tra i maestri pasticceri di Genova per creare un dolce rappresentativo della ricchezza di Genova che fosse nutriente, a lunga conservazione e adatto ai lunghi viaggi per mare. Il pandolce genovese nel formato Alto è disponibile solo nei periodi invernali, indicativamente da novembre a marzo. Per quantitativi superiori ai 18 posso essere praticati prezzi speciali. Se siete interessati scrivete a info@palatifini.it. Formati: Basso: Alto (Disponibile da novembre a marzo):
  • Il Pandolce genovese viene consumato tipicamente durante le festività natalizie. Con la nostra ricetta abbiamo riconciliato molte persone a questo dolce della tradizione genovese. Secondo la tradizione quando lo si apre, una fetta va tenuta da parte per i poveri e una per il il 3 febbraio, San Biagio. Ne esitono due versioni: Alto e Basso. Il formato alto è quello più antico, dove il pandolce veniva lievitato naturalmente e con tempi di preparazioni molto lunghi. La versione "bassa" è stata invece introdotta verso la fine del 1800, quando si iniziavano ad utilizzare i primi lieviti chimici, e questo ha fatto si che nascesse questa versione con tempi di preparazione molto più veloci. Secondo alcuni la nascita di questo pandolce si deve ad un Doge della Repubblica di Genova che bandì un concorso tra i maestri pasticceri di Genova per creare un dolce rappresentativo della ricchezza di Genova che fosse nutriente, a lunga conservazione e adatto ai lunghi viaggi per mare. Per quantitativi superiori ai 18 posso essere praticati prezzi speciali. Se siete interessati scrivete a info@palatifini.it. Formati: Basso: Alto (Disponibile da novembre a marzo):
  • Il Parmigiano Reggiano DOP Bonati è stato scelto da Stefania Moroni, appassionata ricercatrice alimentare e figlia di Aimo e Nadia Moroni del noto ristorante stellato milanese, per la famosa ricetta "spaghetti al cipollotto di Tropea con peperoncino fresco e Parmigiano Reggiano Bonati di 5 anni". Uno dei piatti-culto del loro ristorante.  Da oltre 40 anni l'Azienda Agricola Bonati Giorgio di Basilicanova (PR) produce Parmigiano Reggiano solo con il latte delle proprie mucche di razza frisona italiana. Le mucche sono nate, allevate e cresciute nel loro piccolo allevamento e si nutrono di fieno stabile centenario, che contiene erbe ed essenze oggi sconosciute e introvabili nei prati di semina piu' recente, quindi di miscele di cereali, mais, orzo e soia. Tutto il ciclo di lavorazione è rigorosamente artigianale.  Il caseificio è certificato “Uno En Iso 9002” e la stagionatura è di 26-32 mesi ma anche di 3-4-5-6-7 anni.  Il risultato è straordinario:sapore pieno, consistenza perfetta, soddisfazione incomparabile.
  • La BELINACCIA! – 800 ml (BLU)

    12,00

    LE BELINACCE SONO ARRIVATE ! 🥹🏴󠁧󠁢󠁥󠁮󠁧󠁿

    C’è un Belin, la lantera ed i colori del mare… ciù zeneise de coscì! - Alluminio (leggerissima) - 800 ml La borraccia del Mugugno Genovese è disponibile in due punti precisi: 📍 il Genovese di Boccadasse, piazza Nettuno 1, Genova 📍 Makaja, piazza Sarzano 2, Genova
  • La BELINACCIA! – 800 ml (ROSSA)

    12,00

    LE BELINACCE SONO ARRIVATE ! 🥹🏴󠁧󠁢󠁥󠁮󠁧󠁿

    C’è un Belin, la lanterna ed i colori di San Zorzo… ciù zeneise de coscì! Poi si, è vero, assomiglia ad un estintore! Infatti è l’unica borraccia che sei sicuro che spegne la sete! - Alluminio (leggerissima) - 800 ml La borraccia del Mugugno Genovese è disponibile in due punti precisi: 📍 il Genovese di Boccadasse, piazza Nettuno 1, Genova 📍 Makaja, piazza Sarzano 2, Genova
  • Amaretti di Sassello Rossi – 400 gr

    11,60
    Gli amaretti del Sassello sono un piccolo dolce della tradizione ligure a base di mandorle dolci e amare ma senza farina. La ricetta nasce nell'800 dove i contadini liguri e piemontesi usavano piantare alberi di mandorlo vicino a casa sia per abbellire il giardino che per raccogliere i frutti. Quando l'albero fioriva e dava i suoi frutti la produzione di mandorle andava ben oltre al fabbisogno familiare per cui, da buoni liguri, i sassellesi cercarono una soluzione adeguata creando l'amaretto. Da allora la ricetta è rimasta sostanzialmente invariata. Il nome Amaretti deriva dall'utilizzo di armelline, ovvero il nocciolo interno delle pesche ed albicocche, dal gusto molto amaro che ben si contrastavano al gusto dolce della mandorla.
  • Esaurito
    È in arrivo il primo Lunâio del Mugugno! COMPILANDO IL MODULO QUI DI SOTTO POTETE ISCRIVERVI ALLA LISTA D'ATTESA. RICEVERETE UNA MAIL NON APPENA SARA' DISPONIBILE! Nel 2024 non potrete non avere in cucina, in camera, in ufficio o ovunque vogliate il calendario del Mugugno! Rigorosamente con i giorni e i mesi in genovese!

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