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I ravioli sono un prodotto tipico della cucina italiana. Si possono descrivere come ritagli di pasta ripiegati in forme diverse a contenere un ripieno che varia da regione a regione. I ravioli alla genovese sono tipicamente consumati a Natale e nei giorni di festa, e conditi con un sugo di carne chiamato "tocco". Il prodotto fresco si conserva 3 giorni in frigorifero, può essere congelato e consumato entro 1 mese circa.
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Le lasagne sono un formato di pasta fresca sottile a riquadri più o meno regolari, che vengono cucinate in forno o lessate, e condite o farcite in svariati modi. L'origine delle lasagne risale addirittura ai greci e ai romani, che le consumavano con legumi e formaggio. Le lasagne genovesi sono ottime con il ragù classico; provale anche con zucchine e taleggio, pesto e ricotta, radicchio e speck. Il prodotto fresco si conserva 3 giorni in frigorifero, può essere congelato e consumato entro 1 mese circa.
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La salsa di noci, insieme al pesto genovese, è un autentico portabandiera della cucina ligure nel mondo, tanto da diventare prodotto agroalimentare tipico (PAT).Un consiglio: a noi genovesi piacciono i sughi molto densi ma se la ritieni troppo densa puoi aggiungere un cucchiaio dell'acqua di cottura della pasta. E assoluatmente mai cuocere questa salsa utilizzarla semrpe a crudo. Utilizzo gourmet: abbinata a fesa di tacchino arrosto o con prosciutto cotto può essere inserita in tartine o deliziosi minipanini.
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Prescinsêua tradizionale, cagliata fresca dal sapore acidulo caratteristico: ingrediente indispensabile per preparazioni tipiche liguri come la torta pasqualina. Formaggio unico, una tradizione tenuta ancora viva unicamente grazie a piccole produzioni. Con la Prescinsêua servirai ai tuoi ospiti una vera rarità gastronomica, perfetta per creare originali antipasti, gustose tartine o accompagnare ingredienti pregiati come il salmone affumicato. L.Y.L.A.G. Virtus nasce a Genova nel 1952 specializzandosi nella lavorazione di specialità casearie, come yogurt e panna. Ormai trentennale è la riscoperta di un ingrediente locale e tipico come la Prescinsêua, una tradizione ancora viva anche grazie a realtà come Virtus che la promuove e la propone nella sua forma originale.
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Prescinsêua tradizionale, cagliata fresca dal sapore acidulo caratteristico: ingrediente indispensabile per preparazioni tipiche liguri come la torta pasqualina. Formaggio unico, una tradizione tenuta ancora viva unicamente grazie a piccole produzioni. Con la Prescinsêua servirai ai tuoi ospiti una vera rarità gastronomica, perfetta per creare originali antipasti, gustose tartine o accompagnare ingredienti pregiati come il salmone affumicato. L.Y.L.A.G. Virtus nasce a Genova nel 1952 specializzandosi nella lavorazione di specialità casearie, come yogurt e panna. Ormai trentennale è la riscoperta di un ingrediente locale e tipico come la Prescinsêua, una tradizione ancora viva anche grazie a realtà come Virtus che la promuove e la propone nella sua forma originale.
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Gli amaretti del Sassello sono un piccolo dolce della tradizione ligure a base di mandorle dolci e amare ma senza farina. La ricetta nasce nell'800 dove i contadini liguri e piemontesi usavano piantare alberi di mandorlo vicino a casa sia per abbellire il giardino che per raccogliere i frutti. Quando l'albero fioriva e dava i suoi frutti la produzione di mandorle andava ben oltre al fabbisogno familiare per cui, da buoni liguri, i sassellesi cercarono una soluzione adeguata creando l'amaretto. Da allora la ricetta è rimasta sostanzialmente invariata. Il nome Amaretti deriva dall'utilizzo di armelline, ovvero il nocciolo interno delle pesche ed albicocche, dal gusto molto amaro che ben si contrastavano al gusto dolce della mandorla.
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Gli amaretti del Sassello sono un piccolo dolce della tradizione ligure a base di mandorle dolci e amare ma senza farina. La ricetta nasce nell'800 dove i contadini liguri e piemontesi usavano piantare alberi di mandorlo vicino a casa sia per abbellire il giardino che per raccogliere i frutti. Quando l'albero fioriva e dava i suoi frutti la produzione di mandorle andava ben oltre al fabbisogno familiare per cui, da buoni liguri, i sassellesi cercarono una soluzione adeguata creando l'amaretto. Da allora la ricetta è rimasta sostanzialmente invariata. Il nome Amaretti deriva dall'utilizzo di armelline, ovvero il nocciolo interno delle pesche ed albicocche, dal gusto molto amaro che ben si contrastavano al gusto dolce della mandorla.
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Il Pandolce genovese viene consumato tipicamente durante le festività natalizie. Con la nostra ricetta abbiamo riconciliato molte persone a questo dolce della tradizione genovese. Secondo la tradizione quando lo si apre, una fetta va tenuta da parte per i poveri e una per il il 3 febbraio, San Biagio. Ne esitono due versioni: Alto e Basso. Il formato alto è quello più antico, dove il pandolce veniva lievitato naturalmente e con tempi di preparazioni molto lunghi. La versione "bassa" è stata invece introdotta verso la fine del 1800, quando si iniziavano ad utilizzare i primi lieviti chimici, e questo ha fatto si che nascesse questa versione con tempi di preparazione molto più veloci. Secondo alcuni la nascita di questo pandolce si deve ad un Doge della Repubblica di Genova che bandì un concorso tra i maestri pasticceri di Genova per creare un dolce rappresentativo della ricchezza di Genova che fosse nutriente, a lunga conservazione e adatto ai lunghi viaggi per mare. Per quantitativi superiori ai 18 posso essere praticati prezzi speciali. Se siete interessati scrivete a info@palatifini.it. Formati: Basso: Alto (Disponibile da novembre a marzo):
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Il Pandolce genovese viene consumato tipicamente durante le festività natalizie. Con la nostra ricetta abbiamo riconciliato molte persone a questo dolce della tradizione genovese. Secondo la tradizione quando lo si apre, una fetta va tenuta da parte per i poveri e una per il il 3 febbraio, San Biagio. Ne esitono due versioni: Alto e Basso. Il formato alto è quello più antico, dove il pandolce veniva lievitato naturalmente e con tempi di preparazioni molto lunghi. La versione "bassa" è stata invece introdotta verso la fine del 1800, quando si iniziavano ad utilizzare i primi lieviti chimici, e questo ha fatto si che nascesse questa versione con tempi di preparazione molto più veloci. Secondo alcuni la nascita di questo pandolce si deve ad un Doge della Repubblica di Genova che bandì un concorso tra i maestri pasticceri di Genova per creare un dolce rappresentativo della ricchezza di Genova che fosse nutriente, a lunga conservazione e adatto ai lunghi viaggi per mare. Per quantitativi superiori ai 18 posso essere praticati prezzi speciali. Se siete interessati scrivete a info@palatifini.it. Formati: Basso: Alto (Disponibile da novembre a marzo):
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- Il Pandolce genovese viene consumato tipicamente durante le festività natalizie. Con la nostra ricetta abbiamo riconciliato molte persone a questo dolce della tradizione genovese.Secondo la tradizione quando lo si apre, una fetta va tenuta da parte per i poveri e una per il il 3 febbraio, San Biagio. Ne esitono due versioni: Alto e Basso. Il formato alto è quello più antico, dove il pandolce veniva lievitato naturalmente e con tempi di preparazioni molto lunghi. La versione "bassa" è stata invece introdotta verso la fine del 1800, quando si iniziavano ad utilizzare i primi lieviti chimici, e questo ha fatto si che nascesse questa versione con tempi di preparazione molto più veloci. Secondo alcuni la nascita di questo pandolce si deve ad un Doge della Repubblica di Genova che bandì un concorso tra i maestri pasticceri di Genova per creare un dolce rappresentativo della ricchezza di Genova che fosse nutriente, a lunga conservazione e adatto ai lunghi viaggi per mare. Il pandolce genovese nel formato Alto è disponibile solo nei periodi invernali, indicativamente da novembre a marzo. Per quantitativi superiori ai 18 posso essere praticati prezzi speciali. Se siete interessati scrivete a info@palatifini.it. Formati: Basso: Alto (Disponibile da novembre a marzo):
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- Il Pandolce genovese viene consumato tipicamente durante le festività natalizie. Con la nostra ricetta abbiamo riconciliato molte persone a questo dolce della tradizione genovese.Secondo la tradizione quando lo si apre, una fetta va tenuta da parte per i poveri e una per il il 3 febbraio, San Biagio.Ne esitono due versioni: Alto e Basso. Il formato alto è quello più antico, dove il pandolce veniva lievitato naturalmente e con tempi di preparazioni molto lunghi. La versione "bassa" è stata invece introdotta verso la fine del 1800, quando si iniziavano ad utilizzare i primi lieviti chimici, e questo ha fatto si che nascesse questa versione con tempi di preparazione molto più veloci. Secondo alcuni la nascita di questo pandolce si deve ad un Doge della Repubblica di Genova che bandì un concorso tra i maestri pasticceri di Genova per creare un dolce rappresentativo della ricchezza di Genova che fosse nutriente, a lunga conservazione e adatto ai lunghi viaggi per mare. Il pandolce genovese nel formato Alto è disponibile solo nei periodi invernali, indicativamente da novembre a marzo. Per quantitativi superiori ai 18 posso essere praticati prezzi speciali. Se siete interessati scrivete a info@palatifini.it. Formati: Basso: Alto (Disponibile da novembre a marzo):
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Il Pandolce genovese viene consumato tipicamente durante le festività natalizie. Con la nostra ricetta abbiamo riconciliato molte persone a questo dolce della tradizione genovese. Secondo la tradizione quando lo si apre, una fetta va tenuta da parte per i poveri e una per il il 3 febbraio, San Biagio. Ne esitono due versioni: Alto e Basso. Il formato alto è quello più antico, dove il pandolce veniva lievitato naturalmente e con tempi di preparazioni molto lunghi. La versione "bassa" è stata invece introdotta verso la fine del 1800, quando si iniziavano ad utilizzare i primi lieviti chimici, e questo ha fatto si che nascesse questa versione con tempi di preparazione molto più veloci. Secondo alcuni la nascita di questo pandolce si deve ad un Doge della Repubblica di Genova che bandì un concorso tra i maestri pasticceri di Genova per creare un dolce rappresentativo della ricchezza di Genova che fosse nutriente, a lunga conservazione e adatto ai lunghi viaggi per mare. Per quantitativi superiori ai 18 posso essere praticati prezzi speciali. Se siete interessati scrivete a info@palatifini.it. Formati: Basso: Alto (Disponibile da novembre a marzo):