Il cane di San Lorenzo! … ma “non ti dico dove”.

Per tanti zeneixi, cresciuti in Patria, quella del cane di San Lorenzo è una leggenda che si racconta sin da che si è piccini.

Che poi tanto “leggenda” non è, siccome non ha alcun fondamento storico, ma a noiatri piace chiamarla così…


Se vuoi rimanere sempre aggiornato per tutte le novità che escono su ilmugugnogenovese.it
Iscriviti al CANALE TELEGRAM UFFICIALE: @ilmugugnogenovese


Prova a chiedere ad un genovese Vero “dov’è il cane di San Lorenzo? Mi aiuti a trovarlo?“. Se è cordiale, ti darà qualche piccola indicazione, tipo “in una parte della Cattedrale“, se è più crudele ti ghignerà sornione e annuirà con la testa verso la Cattedrale senza suggerimento alcuno.

La verità è che fin da quando semmo zuvenotti ci viene raccontata la storia al cospetto di San Lorenzo e (probabilmente trovandosi apposta in prossimità di tal cagnolino) ci vien detto “trovitelo un po’!

Foto di Eleonora Albanese, dal TAPULLAND.

Quando finalmente lo individui, quel senso di scoperta e stupore rimane indelebile nei ricordi d’infanzia.

Insomma, diciamocelo: non t’aspetteresti mai di trovare in un edificio così enorme e solenne, un piccolo cagnolino dormiente proprio lì, a portata di… carezza. GUAI però a toccarlo! Come del resto ogni scultura nel mondo. “Guardare, ma non toccare!

È proprio a causa del modo in cui ti vien fatto scoprire, che si alimenta questo senso di “segretezza” per cui non riveliamo mai l’esatta posizione. (che poi non c’è nulla di segreto, ma ci piace creare un po’ di mistero!)

Già, mi son dimenticato di raccontarvi qualcosa in merito! Stanni queto li ancon un attimo che oua ti spiego tutto!

Torniamo in piazza San Lorenzo. Quando ci troviamo di fronte alla nostra Cattedrale, siamo d’innanzi ad un “monumento” che fu costruito nell’arco di quattrocento anni! I lavori iniziarono nel 1100 e gli ultimi ritocchi al campanile risalgono al 1522. Tanti artigiani hanno lavorato a questo progetto, con sudore e abilità hanno regalato alla città di Genova un maestoso luogo di culto.
Tante leggende si son alimentate su di esso e sulla sua interminabile costruzione. QUI te ne ho raccontata qualcuna!

Di tutti questi artigiani che si prestarono, si narra, uno di loro ha voluto lasciare traccia del suo passaggio.

Un piccolo cagnolino dormiente, creato con uno scalpello davvero in gamba! All’occhio disattento del passante, infatti, questi risulta quasi introvabile. Se, invece, vi facciamo caso, è proprio lì, davanti ai nostri occhi, preciso e delineato. Certo, ormai un po’ usurato dalle infinite carezze ricevute nei secoli (maledetti accarezzatosi), ma resta pur sempre fedele al suo padrone e alla sua cattedrale!

La leggenda? Si narra che, durante la costruzione della facciata, uno degli scultori perse il proprio cane. L’animale non fu più ritrovato e l’inconsolabile artista decise di dedicargli un “tributo”. Non vi è alcuna allegoria, alcun “messaggio” di fortuna, sfortuna o altro. Il resto, se lo sentite raccontare, son balle…

La verità?
Nulla di tutto questo: Semplicemente era cosa comune rappresentare animali all’interno delle strutture… una sorta di “moda” dei tempi! Infatti, se ben ricordo, da zuvenotto mi avevano fatto notare lo stesso cagnolino nel Chiostro di Sant’Andrea, ma onestamente non ricordo dove e potrei sbagliarmi! Poco male, con tutte le belinate che raccontato su sto cane, da qualche anno…

Aggiornamento: grazie a Stefano Surrusca che ha scattato la foto, vi mostro il cagnolinomenofamoso del Chiostro!

Cane Chiostro Sant'Andrea

Prima di salutarci, ti lascio con un ultima curiosità, molto nota ai genovesi, che riguarda la Cattedrale. Durante i bombardamenti della seconda Guerra Mondiale, questo edificio fu gravemente danneggiato dalle bombe inglesi. Una di queste, che avrebbe potuto far sparire l’intero edificio… non esplose! Dove si trova adesso? Toh, sciacca chi! Puoi vederla con i tuoi occhi! (Ma soprattutto… è l’ordigno vero? Altra belinata in arrivo!)

Se vedemmo zueni!

EDIT AGGIORNAMENTO 2022: