Il Brandacujun

Eccoci oggi di fronte ad una ricetta tipica della riviera di Ponente. Deve il suo nome al termine “brandare“, dal verbo provenzale che vuol dire “scuotere”. Sulla seconda parte del nome invece state quieti! Abelinati! Ci sono varie storielle. Una racconta che il compito di scuotere la pietanza era affidata al “cujun” della famiglia, che si accollava l’ingrato compito. L’altra associava il cujun all’uomo di casa che si occupava di brandare la preparazione, scuotendo la pentola tenuta sulle ginocchia e scivolando quindi con le parti basse.


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Ingredienti:

  • 700 gr stoccafisso già ammollato
  • 400 gr patate
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 ciuffetto di prezzemolo
  • 30 gr di pinoli
  • succo di limone
  • 1 bicchiere di olio extravergine d’oliva (meglio se oliva taggiasca)



Cosse da fæ:

  • Sbucciare le patate e lasciarle a bagno in acqua fredda con poco sale per circa 30 minuti
  • Mettere lo stoccafisso tagliato a pezzi in una pentola con acqua fredda, coprire con le patate
  • Fare bollire fino a quando le patate non saranno cotte (20/30 min)
  • Scolare tutto
  • Pulire lo stoccafisso, togliendo pelli e lische sminuzzarlo con le mani
  • Schiacciare le patate
  • Preparare un trito con il prezzemolo, in pinoli e l’aglio, aggiungendo olio e succo di limone
  • Rimettere lo stoccafisso, le patate e il trito nella pentola. Aggiungere un poco di sale
  • Coprire con un coperchio
  • Scuotere la pentola (tenendo assicurato il coperchio) dall’alto in basso e con movimento rotatorio. (branda, cao mae cujun!) Fino a che non assume la consistenza di un purè.
  • Servire tiepido


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Un metodo usato in casa M.G. è servirsi del robot da cucina con le fruste (quello che si usa per montar la panna) e montare il composto fino a che non si raggiunge la consistenza voluta.

Se vedemmo zueni e buon appetito!