ATTENZIONE LEGGI BENE TUTTO PER CAPIRE DI CHE SI TRATTA.
Lezione serale #25 Abbrettio “Perchè t’impari un pò di parole cosi quando vieni a trovarci sai come interpretare..”abbretio
Abbrettio. Per i liguri è quasi un’unità di misura. Un must per chi come noi è cresciuto V.E.L. nel midollo.
Il diz. Frisoni riporta così: avv. a bizzeffe, a josa, a ribocco || a scatafascio, a vanvera || comunque sia, indifferentemente || a caso, casaccio, inconsideratamente, senza pensarvi, senza riflessione || a capriccio, ad arbitrio.
Caro Foreste questo vocabolo devi averlo nel sangue: difficile che venga da usarlo istintivamente se non sei Ligure. La sua origine, come trovai scritto, tempo addietro, dal prof. Toso, trova radici” in “arbitrium” attraverso le forme abritio, abritrio, che mantenevano ancora il significato di arbitrio“.
Facciamo qualche esempio per capire meglio in che contesti possiamo ritrovare la parola.
1) Parlâ abbrettio – parlare a casaccio, incosideratamente.
2) Da mangiâ ghe n’êa abbrettio – da mangiare ce n’era a josa.
3) Fâ e cöse abbrettio – fare le cose a caso, senza pensarvi.
4) Vive abbrettio – vivere di suo arbitrio o volontà.
5) Zugâ abbrettio! – giocare senza seguire le regole
Ovviamente possiamo usarlo per qualsiasi situazione “casuale”. Come noterete, dalla definizione del dizionario, si presta in molti campi e il suo utilizzo è abbastanza libero.
Occhio a non esagerare: finireste con usarlo… abbrettio!

Pronuncia: [a’bretju]. Tanti lo pronunciano “sbagliato”: “a brettio”, con la “o” finale. Potremmo definirla una “italianizzazione”.

Se vedemmo zueni!