ATTENZIONE LEGGI BENE TUTTO PER CAPIRE DI CHE SI TRATTA.
Lezione serale #24 Remescio “Perchè t’impari un pò di parole cosi quando vieni a trovarci sai come interpretare..” remescio

La parola di questa sera è un vero e proprio remescio di significati!
Remescio: “rimescolamento”. Remescià: rimescolare, rimuovere.
La traduzione letterale si ferma quasi esclusivamente a questo significato, ma l’uso che ne fanno i Liguri è molto più ampio. Quindi caro Foreste, stai bene attento a dove e come la usi: è facile incappare in qualche errore e beccare subito la tua bausciaggine.
M’è capitato spesso di sentire usare questo vocabolo nei più svariati argomenti, a volte anche forzatamente… ma d’altronde si sa: remescio è troppo utile in alcuni casi. Quasi mai viene usato per descrivere qualcosa di divertente o allegro. E’ un vocabolo noioso, provoca mugugno quasi sempre. Facciamo alcuni esempi in cui potrete imbattervi nella parola:
a)che remescio t’è fæto, no ghe capiscio ciù un belin!” – Quando qualcuno mescola troppo “le carte” in gioco/in questione da confondere chi è con lui.
b)g’ho un remescio de pancia che no te digo!” – Quando la tua pancia è sotto sopra…
c)o l’ha fæto un tal remescio da mandà tutto a ramengo! ” – Ha fatto un tal casino da mandare tutto a rotoli/da buttare.
d)mìa un pò che remescio de gente!” – Per dare un senso figurato, ad esempio, alla folla che s’aggira intorno ai banchi del mercato.
Insomma: non è una parola “statica”, bensì sarà sempre qualcosa che ci indica movimento, sia in senso figurato che pratico.
Pronuncia: tutte le “e” sono chiuse e l’accento va sulla seconda. Reméscio, da pronunciarsi in perfetta coccina genovese. Spesso non viene usato per dire qualcosa di divertente o allegro.
Curiosità: “o l’è un tipo remescioso” – Per indicare qualcuno che  è”tanto fumo e niente arrosto”

Se vedemmo zueni!